UNSA, essere sindacato per fare sindacato

UNSA, essere sindacato per fare sindacato

Cari Amici,

Le parole d’ordine di tutti i governi di questi ultimi vent’anni sono state efficienza ed efficacia, ma senza che nessuno abbia investito un euro o almeno un’idea di serio rinnovo della pubblica amministrazione; spesso i corpi intermedi sono stati considerati ingombranti e pertanto era necessario metterli all’angolo, forse anche con alcune responsabilità degli stessi; tutto ciò è stato orchestrato da una classe politica cieca e spesso priva della conoscenza della materia.

Guardiamo gli ultimi 10 anni: la maggior parte delle cosiddette riforme hanno avuto come oggetto licenziare, punire, controllare i lavoratori pubblici, senza mai mettere veramente al centro della riflessione il punto centrale, cioè come erogare i servizi migliori ai cittadini attraverso i lavoratori pubblici.

 

I dipendenti pubblici -con stipendi ridicoli e senza contratto per circa 10 anni- hanno tirato la “carretta-stato” con grande abnegazione e sinceramente anche con qualche errore umano, come del resto statisticamente avviene in tutti i settori della nostra società. Rispediamo al mittente l’equazione lavoratore pubblico=fannullone/privilegiato. Perché il pubblico impiego è un settore vitale per il paese e costituito da una enormità di risorse e competenze che vanno innanzitutto difese dal disfattismo mediatico/politico e poi valorizzate per rilanciare la macchina pubblica e renderla idonea a erogare servizi alla collettività.

La nostra Federazione in questi anni ha lottato su tutti i fronti – facendo fatti – come ad esempio lo sblocco dei contratti, contro i licenziamenti in 24 ore, contro il ritardo del pagamento della buonuscita arrivando anche qui alla Corte Costituzionale, promuovendo nel 2016 un patto politico -accettato da funzione pubblica- con cui abbiamo subordinato l’inizio della trattativa del rinnovo contrattuale all’adozione di riforme legislative (tra tutte, la cancellazione delle 3 fasce della riforma Brunetta), arrivando così alla sottoscrizione del nuovo CCNL a febbraio scorso.

Ma l’UNSA ha lottato anche attraverso i suoi coordinamenti che hanno ottenuto molti risultati nelle varie amministrazioni.

Non è un caso allora che siamo una delle poche OO.SS. che può mettere un “+” sulle ultime elezioni RSU nel nostro nuovo grande comparto delle funzioni centrali; con orgoglio possiamo dire che in alcune amministrazioni siamo, anche con una grande maggioranza, la prima Organizzazione Sindacale del settore.

L’UNSA è pronta ad altre fondamentali battaglie, con questo governo; in primis sul Rinnovo del Contratto 2019-2021, sulla Riforma delle Pensioni (quota 100 e quota 41), sulla tassazione sui redditi tra 25 e 35 mila euro, sulle possibilità di carriera nel Pubblico Impiego, su un vasto programma assunzionale da realizzare velocemente, sul diritto alla mobilità, sulla formazione troppo spesso dimenticata per esigenze di bilancio pubblico, sulla riforma degli ordinamenti professionali e su molte altre questioni.

Queste sono le priorità dell’UNSA e su questo a settembre faremo sentire la nostra voglia di cambiamento.

In questa analisi del lavoro sindacale svolto nella prima parte del 2018, non può  mancare un passaggio sulla grande fase congressuale che sta vivendo l’UNSA e che ha portato al rinnovo di moltissime cariche sindacali a livello provinciale e regionale, e che si concluderà ad ottobre con il rinnovo delle cariche nazionali del nostro sindacato. Sono stati momenti importanti per rifare squadra, rinnovare l’assetto organizzativo interno e partire per le nuove sfide collettive che ci pone un grande comparto costituito da circa 250 mila colleghi.

Infine Amici, il mio grazie è per quello che di sicuro ritengo più importante, vale a dire per ciò che siete, perché è ciò che ci permette di essere un grande gruppo che è legato dai grandi valori della stima, del rispetto e dell’amicizia.

Nell’informarvi che la Segreteria Generale chiuderà tra poco (dal 6 agosto) per qualche settimana, per un giusto periodo di ferie, auguro anche a tutti Voi buone vacanze.

Il Segretario Generale

Massimo Battaglia

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