Federazione Confsal-UNSA: UN ANNO DI UNSA, TRA LOTTA, PASSIONE E SPERANZE PER IL FUTURO

un anno di UNSA,

tra lotta, passione e speranze per il futuro

 

Pochi giorni ormai mancano al Natale e alla fine dell'anno 2013, un anno pieno di cose fatte e con molte ancora da fare, un anno dove la cosa più bella che ho visto in questo paese è l'elezione di Papa Francesco, una persona speciale che sta lasciando il segno in questo paese e nel mondo intero. Spero proprio che la saggezza e la bontà  di questo uomo possa essere di insegnamento alla classe politica e che possa spronarla a dare un grande segnale di cambiamento generazionale e di costruzione di un paese giusto in grado di consentire al popolo di vivere con dignità la propria vita quotidiana.

 

L'anno che sta per finire ci lascia nella nostra mente un’immagine di un paese stretto tra la tragedia di Lampedusa, i disastri delle alluvioni in alcune regioni d'Italia, la crisi della politica e la grave crisi economica.

 

Un grande sindacato, che tutti i giorni vive tra le difficoltà dei lavoratori, ha il dovere di cercare in tutti i modi delle soluzioni che spesso sono difficili da raggiungere, perché gli interlocutori sono lontani dai problemi della gente. Quando parlo di interlocutori mi riferisco alla classe politica che credo fortemente, vada cambiata e sostituita da persone dialoganti, capaci di realizzare un disegno politico con l’obiettivo primario di trovare soluzioni per la gente, in questo caso per i lavoratori pubblici e per i tanti giovani in cerca di lavoro.
 

L'anno che sta finendo vede l’affermazione della nostra Federazione, con la certificazione dell'Aran del grandissimo risultato alle elezioni Rsu della Confsal-Unsa, che ci porta ad essere l’unica organizzazione sindacale nel nostro comparto che vince le elezioni con quasi 4 punti in più di rappresentatività. Credetemi, questo è un enorme risultato, che sicuramente fa invidia a tutti e ne sono stracontento, e non nasce a caso o dall’improvvisazione, ma è frutto di un lavoro serio, fatto con passione da tutti i responsabili sindacali della Federazione Confsal-Unsa, che non si sottraggono mai dal caricarsi sulle spalle i singoli problemi dei colleghi, interpretando il proprio incarico con quello spirito autentico che dà il senso all’impegno sindacale.

 

È un anno inoltre che ci vede promotori, insieme a molti lavoratori, della grande vittoria del ricorso sul 2,50% che potrebbe portare a breve nelle tasche dei lavoratori quasi 50 euro in più al mese in busta paga con corrispondente  condanna dello Stato a risarcire alcuni miliardi, come fatto notare dallo stesso Quarto rapporto sulla Previdenza complementare dell’Aran che cita proprio l’ordinanza di Reggio Emilia sul nostro ricorso.

 

È un anno che ci vede ancora lottare e raggiungere in tante amministrazioni centrali buoni risultati per i lavoratori mettendo insieme proposte serie e percorribili senza mai essere demagogici e solo ed esclusivamente contro corrente. Teniamo fede al nostro DNA originario, che rifugge dal “No a prescindere” e che ci spinge a lavorare per ottenere risultati concreti e tangibili.

 

È un anno che ci ha ancora visto in piazza più volte, sotto il sole e sotto la pioggia, davanti ai palazzi del potere, a difesa del salario e per il rinnovo dei nostri contratti scaduti nel 2009. Anche qui Amici, solo noi siamo stati capaci di stare in piazza senza cedere allo sconforto della sordità della politica, perché noi non ci arrendiamo e non ci arrenderemo mai. Ma mi chiedo, gli altri dove sono?

 

Il 2013 ci vede crescere ancora in termini di iscritti, seppur con molti dipendenti che vanno in pensione; questo qualcosa vorrà pur dire.

 

La nostra azione ci vede presenti e vincenti.

 

Amici, continuiamo così sempre più vicini alla gente, accendiamo la speranza di cambiare il lavoro pubblico, chiedendo lavoro, stipendi giusti ed una grande rivoluzione culturale o una controriforma, dove il pubblico sia funzionale allo sviluppo del privato per tornare ad essere un grande paese.

 

Un grande abbraccio e i migliori auguri di buon Natale e di un grande 2014.

 

Massimo Battaglia

 

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