SIBILIA CARLO (M5S): interrogazione retribuzioni USA

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13134

Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 621 del 10/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: SIBILIA CARLO 
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell’atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
GRANDE MARTAMOVIMENTO 5 STELLE10/05/2016
DI STEFANO MANLIOMOVIMENTO 5 STELLE10/05/2016
DEL GROSSO DANIELEMOVIMENTO 5 STELLE10/05/2016
DI BATTISTA ALESSANDROMOVIMENTO 5 STELLE10/05/2016
SCAGLIUSI EMANUELEMOVIMENTO 5 STELLE10/05/2016
SPADONI MARIA EDERAMOVIMENTO 5 STELLE10/05/2016

Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 10/05/2016
Stato iter: 

IN CORSO

 
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-13134

presentato da

SIBILIA Carlo

testo di

Martedì 10 maggio 2016, seduta n. 621

  , , , , ,  e . — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: 
in data 19 aprile 2016 il primo firmatario del presente atto ha ricevuto una mail istituzionale da parte del personale a contratto presso la Rappresentanza permanente d’Italia alle Nazioni Unite di New York in cui sono evidenziate «alcune gravi e annose problematiche che sono causa di uno stato di profondo disagio»; 
in particolare, nella mail si riporta testualmente che: «nonostante l’elevatissimo costo della vita di questo Paese (USA), la nostra Amministrazione (il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale) non concede adeguamenti retributivi da oltre 15 anni e non ha mai adeguato i contratti alla normativa locale. Quindi, niente piani pensione, niente straordinari retribuiti e nessuna progressione di carriera ! Inoltre, sono state applicate forti limitazioni alla copertura sanitaria»; 
questa situazione, a detta del personale interessato, potrebbe portare a uno stato di agitazione e all’astensione dall’attività lavorativa; 
da un punto di vista previdenziale il personale lamenta, inoltre, il fatto che, sempre testuale: «l’Amministrazione, a fronte di una base imponibile equivalente al 100 per cento della retribuzione, non permette alla categoria di contribuire al sistema pensionistico italiano sull’intera retribuzione, bensì sul 50 per cento dello stipendio, per il personale i cui contratti sono regolati dalla legge locale, e soltanto sulla base di uno stipendio convenzionale equivalente a circa un terzo dello stipendio, per coloro i cui contratti sono regolati dalla legge italiana ! Pertanto, una volta raggiunta l’età pensionabile, riceveremo una pensione bassissima e del tutto inadeguata a poter continuare a vivere in questo Paese. Questa palese ingiustizia si aggiunge al fatto che molti non avranno neanche la copertura sanitaria (Medicare), in quanto il Trattato Italia-USA in materia pensionistica non prevede che coloro che non sono cittadini statunitensi e lavorano per un governo straniero possano effettuare versamenti al Social Security !» 
se il Governo sia a conoscenza delle criticità evidenziate nella mail di cui in premessa e quali iniziative ritenga opportuno porre in essere per garantire l’adeguamento retributivo e il tasso di cambio in valuta locale degli stipendi del personale a contratto negli USA nonché la piena applicazione del decreto legislativo n. 103 del 2000 nella parte in cui stabilisce che i contratti devono essere adeguati alla normativa locale. (4-13134)

 

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