RINNOVO COMITES/ RIMANDARE LE ELEZIONI NEL 2015: INTERROGAZIONE BIPARTISAN IN SENATO

ROMA\ aise\ – “A sei giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste elettorale” per il rinnovo dei Comites ancora non risulta arrivata ai connazionali la lettera ai capofamiglia del Ministro Mogherini “impedendo di fatto il diritto fondamentale alla partecipazione”. 

È solo uno dei punti sollevati in una interrogazione bipartisan a prima firma Tonini (Pd) rivolta al Ministro degli Esteri in merito alle elezioni programmate il 19 dicembre.

Sottoscritta da tutti i senatori eletti all’estero e dai colleghi membri del Comitato per le Questioni degli Italiani all’Estero, l’interrogazione elenca tutte le criticità riscontrate negli atti preparatori delle elezioni e ricorda l’impegno preso dal Governo accogliendo l’ordine del giorno del Cqie.
“Il precedente rinvio delle elezioni per il rinnovo dei Comites (Comitati degli Italiani all’estero) – si legge nella premessa – era giustificato esclusivamente dalla esigenza di predisporre una riforma organica del settore che potesse dare maggiore legittimità a questi organismi di rappresentanza degli Italiani all’estero; senza un preventivo confronto e discussione nelle commissioni parlamentari competenti, con decreto-legge del 1° agosto 2014, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 141 del 1° ottobre 2014 e relativo alla proroga delle missioni internazionali, all’articolo 10 sono state introdotte nuove disposizioni per il rinnovo dei Comitati degli Italiani all’estero con l’ammissione al voto, che avverrà per corrispondenza, dei soli elettori che abbiano fatto pervenire all’ufficio consolare di riferimento domanda di iscrizione nell’elenco elettorale”.
“In data 18 settembre 2014, – riportano i senatori – con un messaggio ministeriale, il Ministro in indirizzo ha autorizzato le ambasciate e i consolati d’Italia ad indire le elezioni dei Comitati degli Italiani all’estero, ai sensi dell’articolo 15, comma primo, della legge 23 ottobre 2003, n. 286, attraverso propri decreti; le elezioni si dovrebbero svolgere il 19 dicembre prossimo, senza che, alla luce del nuovo sistema di accesso al voto, vi sia un ragionevole lasso di tempo che consenta una dovuta informazione e i tempi tecnici per la predisposizioni di tutti gli adempimenti necessari”.
“L’indebolimento della funzione dei Comites da un lato, e la riduzione dei servizi garantiti dalla rete consolare dall’altro (nonostante le garanzie previste dal criterio dell’invarianza dei servizi, purtroppo disatteso), – secondo i firmatari dell’interrogazione – rischiano di lasciare campo libero all’opera di soggetti privati i quali, come è stato ampiamente dimostrato da diverse inchieste, non danno alcuna garanzia di terzietà e di efficienza dei servizi; ad oggi si è a conoscenza dell’operato sul territorio di strutture di varia natura che si stanno adoperando nel reclutamento della documentazione, in alcuni casi già in loro possesso, per l’iscrizione degli aventi diritto nell’apposito elenco così da influenzare in modo determinante la qualità e la tipologia degli stessi elenchi di fondamentale importanza si rischia ad elezioni concluse di snaturare la stessa rappresentanza”.
“Alla vigilia di importanti riforme costituzionali, – rilevano i senatori – una bassa percentuale di votanti rischierebbe di aprire polemiche pretestuose sull’esistenza stessa degli organi di rappresentanza e sulla permanenza della circoscrizione estero in seno al Parlamento italiano; la criticità è infatti da sempre data dal reperimento dei dati dei connazionali che saranno chiamati a iscriversi nell’elenco degli elettori, non essendo ancora stato predisposto un unico elenco elettorale; sollevata l’urgenza di un’informazione totale degli aventi diritto il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Mario Giro si è impegnato affinché il Ministero inviasse lettera di informazioni sulle nuove modalità di voto ai capifamiglia degli iscritti AIRE (Anagrafe italiani residenti all’estero); risulta agli interroganti – si sottolinea – che ad oggi, a circa 6 giorni dalla scadenza della presentazione delle liste, da informazioni dei cittadini, tale lettera non è ancora arrivata impedendo di fatto il diritto fondamentale alla partecipazione”.
Non solo: “da ulteriori informazioni risulterebbe che nei principali consolati europei il numero delle iscrizioni all’elenco degli elettori si aggiri intorno alle poche centinaia; la costituzione del cosiddetto elenco degli elettori con la tempistica e le modalità con cui viene prospettata oggi, rischia di non rappresentare effettivamente la platea di elettori volontari, ponendo a rischio l’esercizio di un diritto costituzionale”.
Infine, “considerato che in sede di approvazione del decreto-legge 1° agosto 2014, n. 109, recante proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché disposizioni per il rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero, è stato approvato (con 162 voti favorevoli e 4 contrari) l’ordine del giorno G10.1 a prima firma dell’interrogante con cui il Governo si impegna: a) a prevedere limiti temporali ragionevoli per la creazione dell’elenco degli elettori, non inferiori a sei mesi; b) ad organizzare il voto nei due mesi successivi alla chiusura dell’elenco; c) a trasferire nel 2015 i fondi oggi disponibili nel bilancio del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l’organizzazione del voto nel 2014”, i senatori chiedono di sapere “quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda assumere al riguardo”. (aise)

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