Il Deputato del M5S Alessio Tacconi ha presentato una risoluzione in commissione, sottoscritta, con convergenza bi-partisan, anche dai deputati eletti all’estero Picchi (FI) Fedi (PD) e Nissoli (SC), contro la chiusura delle sedi consolari in via di attuazione e quelle recentemente annunciate, da ultimo, in maniera ufficiale dal Direttore Generale per le Risorse e l’Innovazione, Ministro Elisabetta Belloni.
Nel prendere atto delle affermazioni del Ministro Belloni che riconduce la necessità della chiusura ad un preciso obbligo di legge derivante dal dettato del DL 95/2012, Tacconi osserva che “si può rispettare lo spirito della legge, cioè l’obiettivo del risparmio, senza toccare le nostre strutture consolari”.
“Il numero magico “33” non deve essere inteso – afferma Tacconi – quale limite alla possibilità di trovare valide alternative per il raggiungimento dell’obiettivo finale che la legge si prefigge, e cioè il risparmio”.
Si constata peraltro che il risparmio derivante dalla chiusura delle sedi, non quantificato con sufficiente approssimazione, è stato stimato di importo talmente esiguo da non giustificare il grave disagio che la soppressione delle sedi provoca all’utenza perché si tradurrebbe “in una contrazione delle attività a favore dei nostri connazionali proprio in un momento in cui i flussi migratori verso l’estero, soprattutto dei nostri giovani in cerca di lavoro, hanno subito una tragica impennata”.
La risoluzione, perciò, intende impegnare il Governo a sospendere il piano di chiusure e a predisporre un piano alternativo che preveda non solo la razionalizzazione della rete, ma anche tagli alternativi, soprattutto in direzione dell’eliminazione degli sprechi, onde raggiungere gli stessi obiettivi di finanza pubblica.