Onorevole FITZGERALD NISSOLI Fucsia: interrogazione a risposta scritta

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06606

Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 388 del 07/08/2020
Firmatari
Primo firmatario: FITZGERALD NISSOLI FUCSIA
Gruppo: FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 07/08/2020
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 07/08/2020
Stato iter: 

IN CORSO

 
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-06606

presentato da

FITZGERALD NISSOLI Fucsia

testo di

Venerdì 7 agosto 2020, seduta n. 388

  . — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

il Memorandum of Understanding sottoscritto da Italia e Danimarca nel 1996 durante i lavori preliminari della Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito prevedeva che gli Stati contraenti concordassero sul fatto che l’imposizione fiscale in loco, sancita dall’articolo 19 della Convenzione, si applicasse esclusivamente alle retribuzioni dei beneficiari con cittadinanza danese, e non con quella italiana, e residenti in Danimarca ad accezione dei residenti in territorio danese, a prescindere dalla propria cittadinanza, che avevano acquisito ivi la residenza al solo scopo di prestare servizio a nome del Governo italiano;

pertanto il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha assoggettato, nella sua veste di sostituto di imposta, la retribuzione dovuta ai dipendenti, alle ritenute fiscali alla fonte a favore dello stato italiano;

di contro, poiché il Memorandum non si è evoluto in altra formula bilaterale è da considerarsi una mera dichiarazione di intenti tra Italia e Danimarca non trasposta in un atto legislativo vincolante in quanto non oggetto di ratifica parlamentare;

tale anomalia deriverebbe da una «disattenzione» amministrativa attuatasi su entrambi i versanti che ha legittimato, però, le autorità fiscali danesi, a decorrere dal 2015, dunque 16 anni dopo la sigla della Convenzione bilaterale del 1999, a richiedere un fantomatico «ripristino della legalità» attraverso la pretesa del prelievo delle imposte fiscali in Danimarca con decorrenza dal 1 gennaio 19;

l’avvio del Mutual Agreement Procedure (Map), a seguito delle procedure di rivalsa dello Skat, non ha condotto finora ad esiti sperati: allo stato attuale sarebbe certo il condono di due annualità fiscali (2015/16), mentre sarebbe in attesa l’ipotesi di condono per il 2017 sebbene l’originario obiettivo dell’amministrazione fosse quello di ottenere il riconoscimento del condono anche per tutto il 2018 in accordo con le istanze dei sindacati e dei lavoratori;

stando ai calcoli elaborati dalla sigla sindacale maggiormente rappresentativa degli impiegati a contratto del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con il passaggio al sistema danese, per il solo 2019 vi sarebbe un onere a carico dei lavoratori variabile dai 15.000 ai 24.000 euro annui, arrivando ad un sestuplo di quanto versato all’erario italiano, a cui andranno poi aggiunti gli oneri previdenziali maggiorati a seguito dell’entrata in vigore del regolamento (CE) n. 883/2004;

risulta che lo scorso anno siano stati accordati dall’Amministrazione gli incrementi retributivi previsti dalla norma, assolutamente irrisori rispetto all’ammontare degli oneri fiscali che dovranno poi essere sostenuti in Danimarca: malgrado l’oggettiva urgenza di un ulteriore riadeguamento retributivo, ad oggi l’Amministrazione non ha inteso procedere in tal senso;

in ragione degli elementi suesposti sarebbe imprescindibile una piena tutela dei nostri lavoratori: sia in sede di confronto Map, attraverso una ferma posizione dell’Italia nella prospettiva di definizione di un condono fiscale esteso a tutto il 2018, sia sul versante dell’agevole tutela degli interessi dei lavoratori attraverso l’attuazione della norma di garanzia sindacale di cui all’articolo 57 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 –:

se non si ritenga prioritario attuare, in sede di confronto Map (Mutual agreement procedure), ogni utile iniziativa volta a garantire una ferma posizione dell’Italia nella prospettiva di definizione di un condono Fiscale esteso a tutto il 2018, al fine di ridurre per quanto possibile gli ingenti danni patrimoniali in capo ai nostri lavoratori;

se non si ritenga imprescindibile adottare iniziative per prevedere un nuovo e celere incremento retributivo per il personale operativo in Danimarca – sussistendo le condizioni legittimanti di cui all’articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967 – al fine di definire anche una garanzia per la sostenibilità del nuovo onere fiscale dei dipendenti e garantendo il coinvolgimento dei sindacati nelle procedure di contrattazione e definizione delle retribuzioni.
(4-06606)

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