Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione – Per sapere – premesso che:
negli ultimi anni nella rete estera del MAECI è stata registrata una contrazione significativa delle presenze di personale, tale da configurarsi come una vera e propria emergenza amministrativa con conseguenze negative sulla qualità e celerità dei servizi erogati ai connazionali, nonché sulla promozione del sistema Paese oltre confine, preoccupante anche alla luce della crisi pandemica ancora in atto;
si evidenzia che le liste di trasferimento ordinarie del personale di ruolo messe a bando per gli anni 2017 e 2018 hanno messo in pubblicità 1341 posti, dei quali assegnati soltanto 647, pari al 48% del totale del fabbisogno della nostra rete, lasciando molteplici vacanze amministrative che impattano notevolmente in una fase di crisi pandemica, considerando l’incidenza dei contagi tra i dipendenti della rete estera e la chiusura di circa 20 sedi a fronte di un carico di lavoro talvolta triplicato;
l’emergenza da Covid-19 ha reso indispensabile un intervento sugli strumenti e sulle risorse a sostegno dell’economia e dell’internazionalizzazione per consentirne la ripresa e la promozione, soprattutto in seguito ai periodi di lockdown; l’articolo 72 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (cd. «Cura Italia»), convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 ha disposto misure per il sostegno all’internazionalizzazione di imprese e consorzi, misure che in assenza di un adeguato supporto di personale amministrativo rischiano di essere vanificate;
a conferma di questa necessità, la III Commissione della Camera dei Deputati, in sede di parere favorevole al c.d. Decreto Rilancio, ha segnalato, tuttavia, l’urgenza di “un incremento delle risorse umane, alla funzionalità degli uffici all’estero della rete diplomatico-consolare in considerazione del ruolo cruciale che essi svolgono nella strategia di rilancio economico del Paese (…)” e “l’opportunità di disporre un adeguato potenziamento della dotazione di risorse, anche finanziarie, a sostegno della rete diplomatico-consolare (…)”;
in coerenza con quanto esposto, si evidenzia che il 9 luglio, nell’ambito dell’esame del c.d. DL Rilancio, il Governo ha accolto l’ordine del giorno riformulato 9/2500-AR/350-Fitzgerald Nissoli, che lo impegna “a prevedere, con percorsi concorsuali ad hoc che ricalchino la ratio della legge 442 del 2001, l’immissione nei ruoli in aggiunta a quanto già previsto dal piano assunzionale del MAECI, con conseguente aumento della relativa pianta organica, del personale a contratto già operante nelle nostre strutture oltre confine (…)”;
inoltre, la legge 21 dicembre 2001, n. 442, prevedeva il passaggio, mediante concorso riservato nei ruoli organici del MAE, del personale a contratto di cittadinanza italiana, con l’obiettivo di superare le criticità relative allo status giuridico dei dipendenti, consentendone l’integrazione nei ruoli con modalità concorsuali ad hoc, che potrebbero essere nuovamente legittimate in ragione delle suddette mutate esigenze dell’Amministrazione;
tale meccanismo consentirebbe di coinvolgere professionalità già esistenti nel tessuto operativo delle strutture consolari, come gli impiegati a contratto di cittadinanza italiana, che rappresenterebbero un valore aggiunto in ragione dell’esperienza maturata oltre confine, della conoscenza della lingua e delle dinamiche socio-culturali e della loro vocazione a trasferirsi all’estero, con notevoli risparmi in termini di formazione e conseguente superamento della conclamata vacanza di organico delle AAFF del MAECI;
se non ritengano di dover attuare l’impegno di cui all’ordine del giorno 9/2500-AR/350, al fine di consentire l’immissione nei ruoli del personale a contratto già operante nelle nostre strutture, consentendone l’inserimento nelle rappresentanze oltre confine dove attualmente si registrano vacanze di organico in ragione delle mancate richieste di trasferimento, nella prospettiva di ottimizzare le competenze delle risorse esistenti e di valorizzarne il ruolo determinante nella strategia di sostegno economico del Paese.
Firme:
FITZGERALD NISSOLI