MANOVRA FINANZIARIA DI FERRAGOSTO

Amb. Massolo - Segretaro Generale MAEDopo reiterate richieste d’incontro sull’argomento da parte della CONFSAL UNSA, mai riscontrate dalla Segreteria Generale, l’Amb. Massolo finalmente convoca le OOSS del MAE

In data 3 ottobre 2011 il Segretario Generale della Farnesina, Ambasciatore Massolo (foto a sinistra), ha incontrato le OOSS del MAE per fornire informazioni circa i tagli introdotti dalla Manovra di agosto al Bilancio del Ministero degli Affari Esteri. 

 

Al riguardo, si precisa che la CONFSAL UNSA aveva chiesto da mesi di incontrare il Segretario Generale per discutere dei riflessi sui lavoratori del MAE delle pesantissime manovre finanziarie estive, senza essere stati mai ricevuti.

 

La Manovra prevede decurtazioni ai capitoli di spesa del MAE pari a 207 milioni di Euro per il 2012, 72 milioni per il 2013 e 93 milioni per il 2014.

 

Gli sforbiciamenti contemplati per le finanze della Farnesina si ripercuoteranno solo sulla quota di bilancio – 45% della spesa totale – che non ha carattere obbligatorio, mentre sul restante 55%, trattandosi di spese obbligatorie, non sarà possibile effettuare tagli.

 

Il Segretario Generale ha reso noto che le previsioni di decurtazione  della spesa  verranno applicate  ai soli capitoli di bilancio relativi al funzionamento del MAE, ai contributi non obbligatori, all’ISE, alle attività culturali, alla cooperazione allo sviluppo, agli italiani all’estero, mentre i capitoli  di spesa relativi  agli stipendi metropolitani, alle utenze, alla comunicazione, ai contributi ONU – poiché obbligatori -,  rimarranno invariati.

L’Amb. Massolo ha quindi illustrato il piano articolato di risparmi che, tenendo al riparo settori quali l’Unità di Crisi, la sicurezza della rete estera, l’informatica, le missioni ed il cerimoniale con rimodulazione della parte relativa ai contributi per gli impegni internazionali, alle strutture scolastiche o agli Enti operanti all’estero, si abbatterà su :

 

RETE CONSOLARE

La Farnesina proseguirà inesorabilmente l’opera di razionalizzazione della Rete con chiusura di nuove sedi e di Istituti di Cultura, peraltro, ancora una volta, senza il coinvolgimento delle OO.SS., delle parti sociali e delle competenti Commissioni parlamentari. Tuttavia, producendo questa operazione risparmi solo nel tempo – la manovra di Ferragosto impone economie già dal gennaio 2012 -, si renderà necessario operare immediatamente tagli a singoli capitoli di spesa.

 

 DIPLOMATICI

Per il personale diplomatico sono previste le seguenti riduzioni: l’ISE subirà, nel 2012, un taglio pari al 5%, che, nel caso dei Capi Missione, salirà al 10%. Inoltre, l’indennità di rappresentanza sarà corrisposta ai soli Ambasciatori ed ai  Capi missione; essa sarà tuttavia ridotta del 10% per far fronte all’attività di rappresentanza di tutta la sede. Per i diplomatici che rivestono l’incarico di “numero due” di una sede il taglio dell’indennità’ di rappresentanza sarà pari al 50%. Infine, il contributo personale a carico del Capo Missione per il pagamento dell’abitazione di rappresentanza aumenterà dal 10 al 20% dell’importo totale.

Si tratterà in ogni caso di misure congiunturali e non strutturali (riferite quindi solo al 2012), in quanto l’intervento sarà limitato nel tempo.

 

PERSONALE DI RUOLO

Al personale di ruolo delle ex aree funzionali verranno richiesti sacrifici, soprattutto in termini di taglio dell’ISE nel 2012 nonché di disponibilità di posti all’estero. Sarà infatti intervenendo prevalentemente sull’ISE che si recupereranno ben 57 milioni di euro che andranno a gravare sul medesimo anno.

Avendo il MAE la facoltà di “eliminare gli eccessi di ISE – pari a 15 milioni di euro –,  senza produrre sofferenza tangibile“ per i colleghi, i rimanenti 42 milioni di euro, limitatamente all’anno 2012 verranno reperiti tramite riduzione lineare dell’ISE del 5% .

 

Inoltre, nel 2012, verranno altresì eliminate le indennità di rientro e le indennità di prima sistemazione per i colleghi che si avvicenderanno all’estero da una sede all’altra.

 

Sempre per l’anno in questione si limiteranno le partenze, con un risparmio di circa 9 milioni di euro, e si assisterà ad un congelamento di circa 100 posti sull’intera rete estera.

 

Il Segretario Generale ha assicurato che queste misure di risparmio sono da considerarsi un “contributo di solidarietà” e verranno applicate per un solo anno.

 

PERSONALE A CONTRATTO

Come previsto dalle manovre finanziarie di luglio e di agosto, si procederà per il 2012 all’aumento della tassazione pari al 5% e per il 2013 di un ulteriore 20%. Si sottolinea che tale aumento della pressione fiscale graverà su stipendi fermi nella maggior parte dei casi da 10 anni e che non comporterà maggiori economie per la Farnesina, la quale dovrà necessariamente adeguare ai nuovi importi anche la parte contributiva. La maggior imposizione fiscale non sarà, in questo caso, una manovra congiunturale ma strutturale, ossia andrà a regime dal 2014.

Per quanto attiene a nuove assunzione di personale a contratto, le stesse saranno possibili solo a condizione che si tratti di contratti a termine e che il MEF dia il proprio benestare.

 

ICE

Il passaggio di 500 impiegati a contratto dell’ex ICE alla Farnesina è tuttora sub judice. Al momento i cinque decreti della Presidenza del Consiglio, che dovrebbero mettere a regime le disposizioni della Manovra di luglio, non sono pronti. Solo a conclusione di questo processo, gli impiegati a contratto dell’ex ICE verranno assegnati al MAE, in caso contrario, essi continueranno a far parte del MISE.

 

Nel 2011 due manovre finanziarie in poche settimane e manovre pesantissime, negli anni passati, nel pubblico impiego: i risultati sono sacrifici fortissimi richiesti ai lavoratori del Ministero degli Affari Esteri presso la sede centrale e le sedi periferiche.

Il blocco del contratto per il triennio in corso, il congelamento delle retribuzioni fino a tutto il 2014, il maggior gettito fiscale a decorrere dal 2012, la diminuzione degli emolumenti corrisposti al personale all’estero anche a seguito dell’erosione prodotta dai tassi di cambio, la chiusura delle sedi diplomatico-consolari e degli IIC che determina l’eliminazione di posti funzione, lo sradicamento forzato di interi nuclei familiari dal proprio tessuto sociale e lavorativo, oltre che la negazione di servizi istituzionali essenziali per la nostra collettività all’estero:

 

la CONFSAL UNSA ESTERI ribadisce che la misura è colma e invita tutti i lavoratori a mobilitarsi presso le proprie sedi, anche mediante la convocazione di assemblee del personale, e comunicherà le azioni sindacali che verranno poste in essere.

 

Roma, 04.10.2011                                            CONFSAL UNSA Coordinamento Esteri

 


 

 

 

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