LETTERA APERTA DI ALBANESE (CTIM) A VALENSISE: SCONCERTO PER LA ‘PROPOSTA’ DI CHIUDERE L’UFFICIO CONSOLARE DI NORIMBERGA

NORIMBERGA\ aise\ – "La notizia del 28/11/2013 della probabile chiusura dell'Ufficio Consolare di Norimberga ci ha colti di sorpresa e lasciati sconcertati. Forse Lei si ricorderà della visita di una delegazione del CTIM, composta dal sottoscritto e dallo scomparso cav. Oreste Motta, quando era Ambasciatore d'Italia a Berlino.  In quella occasione, le avevamo illustrato i problemi che sarebbero sorti per la comunità italiana della Franconia con la chiusura del Consolato di Norimberga. Noi del CTIM, oltre a protestare, cercammo allora di essere propositivi con l'obiettivo di salvaguardare i servizi consolari per gli italiani qui residenti. Siamo convinti che le nostre argomentazioni abbiano trovato nella Sua persona un interlocutore sensibile e disponibile, arrivando alla soluzione degli "Sportelli Consolari"". Così scrive Lucio Albanese, segretario del Comites Norimberga (Lista Ctim Franconia) in una lettera aperta al Segretario Generale S.E. Valensise riguardo la "proposta" di chiudere l'Ufficio Consolare di Norimberga (Germania).

"Ora – si legge nella lettera – si vogliono chiudere anche gli Uffici/Sportelli Consolari, ultime permanenze tangibili dello Stato Italiano nella Franconia e nel Saarland. Noi non comprendiamo il metodo e il contenuto di questa nuova ristrutturazione della rete consolare. I motivi sono tanti, per primo riteniamo un diritto della nostra collettività di usufruire dei servizi consolari senza affrontare dei viaggi lunghi e costosi. Riteniamo inoltre che i problemi della comunità italiana non siano diminuiti, tutt'altro".
"Questo fattore, – aggiunge Albanese – insieme all'aumento del numero degli italiani in questa zona, porta alla necessità di un punto di riferimento in una regione del nord della Baviera che corrisponde circa alla superficie del Piemonte!!".
"Come hanno potuto constatare il locale COMITES, le forze sociali, le associazioni, le autorità tedesche e soprattutto la nostra gente, – prosegue il segretario del Comites – in questi anni gli "Sportelli Consolari" (Norimberga e Saarbrücken) hanno funzionato bene nei confronti della nostra comunità nelle varie richieste amministrative/burocratiche e nel curare qui i contatti con le Istituzioni tedesche".
Albanese afferma di non riuscire "a capire come si possa parlare dell'applicazione della "revisione della spesa" sugli sportelli consolari, che, come strutture leggere, sono il risultato di questa revisione! Il rapporto tra i costi dell'Ufficio Consolare di Norimberga e la mole di lavoro svolta dagli impiegati – afferma – è positivo, come possono verificare i vertici del MAE in base alle cifre a loro disposizione".
"Ancor di meno – aggiunge ancora – riesco a capire la notizia trapelata da fonti sindacali, per cui la chiusura degli Sportelli Consolari non sarebbe dovuta a motivi economici, bensì solo alla questione del numero totale delle sedi da chiudere. Si starebbe procedendo alle chiusure in base ad un obbligo di legge a prescindere dalla redditività economica di tali strutture".
"Qui – si sintetizza – non si comprende la logica e tutto diventa grottesco, con la certezza che a rimetterci saranno gli italiani residenti nelle (ex) circoscrizioni di Norimberga e Saarbrücken".
"A Lei Eccellenza – chiosa Albanese nella lettera – va il mio e il nostro appello di contribuire, anche questa volta, a una soluzione meditata e soddisfacente per tutti i protagonisti, ma sopratutto per le nostre comunità qui residenti. Sicuro del Suo interesse, porgo un cordiale saluto". (aise)

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