Lettera aperta al Sottosegretario di Stato, Onorevole Ricardo Merlo, Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Roma.
Onorevole Sottosegretario,
da utente dei servizi consolari in Germania voglio ringraziarLa per aver contribuito alla parziale soluzione della problematica applicazione del Regolamento 883/2004. Una soluzione che in dirittura di arrivo ha permesso al personale qui in servizio e destinatario di questo Regolamento di far parte ancora del sistema pensionistico italiano.
Purtroppo, questo successo è solo parziale e macchiato dalla mancata estensione della deroga al personale in servizio in Olanda, Belgio e Danimarca. Questa chiusura da parte dei Governi interessati sarà veramente un qualcosa di nuovo in Europa; infatti, capovolgerà paradossalmente lo spirito del Regolamento 883/2004, voluto e ratificato proprio per consentire equo trattamento di tutte le persone residenti nell’Unione Europea.
Quale conseguenza della diversa interpretazione della normativa, dal 02 maggio p.v. una parte del personale manterrà pertanto il rapporto con il sistema pensionistico italiano mentre l’altra verrà sottoposta alle diverse legislazioni vigenti in quei Paesi che si sono distinti per l’assoluta chiusura alle legittime richieste del personale interessato.
Come Le avevo già accennato, tra pochissimi giorni il loro rapporto di lavoro sarà regolato da normative contrastanti e addirittura concorrenti, le quali non porteranno certamente all’auspicata armonizzazione dei regimi sociali e contribuiranno bensì a rafforzare le già esistenti disparità.
Appare chiaro che i pochi giorni rimasti limiteranno moltissimo le possibilità di trattative e per questo La pregherei di voler intervenire per risolvere una situazione collegata a perdite salariali non indifferenti a scapito di nostri connazionali in servizio nella rete consolare. E chiaro che questa disparità di trattamento si ripercuoterà sui servizi consolari a favore di utenti, i quali sarebbero confrontati con impiegati di rappresentanze italiane ma sottoposti anche a legislazioni straniere.
Eppure una soluzione tutta italiana del problema esiste. Il rilascio a questo personale del Modulo A1 contribuirebbe, infatti, a superare questa evidente discriminazione e aggirerebbe definitivamente l’ostacolo posto dai Governi contrari a deroghe.
Naturalmente, confido molto in un Suo vigoroso intervento affinché gli italiani tutti possano affrontare la crisi in atto nelle migliori condizioni anche lavorative.
Resto a Sua disposizione per ogni possibile chiarimento e colgo l’occasione, Onorevole Sottosegretario, per rinnovarLe la mia più alta considerazione.
Stefano Musolino
Amburgo, 20 aprile 2020