LEGGE STABILITÀ/ PORTA (PD): IMPORTANTI RISULTATI ALLA CAMERA PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

ROMA\ aise\ – “Il passaggio della legge di Stabilità alla Camera ha segnato un netto miglioramento delle voci di spesa dedicate agli italiani all’estero. Grazie all’impegno degli eletti all’estero (facenti parte della maggioranza) e alle posizioni collaborative e di apertura dei rappresentanti del Governo, si sono spostati oltre 26 milioni di euro a sostegno delle politiche di investimento per i connazionali residenti oltreconfine”. È quanto sottolinea oggi Fabio Porta, Presidente del Comitato Italiani nel mondo e promozione del Sistema Paese della Camera,che aggiunge: “considerando i miglioramenti ottenuti nel passaggio al Senato, oltre 32 milioni di euro si aggiungono alle somme inizialmente previste. Per dimensioni e qualità, si tratta del risultato emendativo più importante ottenuto da quando gli eletti all’estero sono nel Parlamento nazionale”.


In concreto, riepiloga Porta, “alla Camera si sono ottenuti questi risultati: l’estensione dei benefici fiscali, comprese le detrazioni per carichi di famiglia, ai lavoratori che operano al di fuori dell’Europa (500.000 euro per il 2016, 1,5 milioni rispettivamente per il 2017 e 1018); un sostegno integrativo alle Camere di Commercio italiane all’estero, strumenti indispensabili di internazionalizzazione (500.000 euro per il 2016, 3 milioni per 2017 e 2018); il rafforzamento delle attività dei consolati nel campo dell’assistenza e della manutenzione delle sedi (2 milioni); il raddoppio della dotazione per le scuole private paritarie all’estero (1 milione); sostegno per il prossimo triennio dell’attività della Dante Alighieri (100mila euro l’anno); l’aumento della dotazione del CGIE (50.000); il prolungamento delle agevolazioni fiscali per chi rientra entro il 2015 in base alle misure introdotte dalle norme sul “controesodo” e opzione su quale regime adottare; 15 milioni per la messa in sicurezza delle sedi consolari; la tutela degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia e della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia (5.8 milioni). Ad essi si aggiunge l’incremento proposto da un emendamento del governo per l’ENIT (750.000)”.
Porta, quindi, ricorda che “in Senato l’iniziativa degli eletti all’estero aveva assicurato miglioramenti nei settori dei corsi di lingua (3,4 milioni), degli istituti di cultura (500.000), del funzionamento dei COMITES e del CGIE (100.000 euro per ciascuno degli organismi), della stampa italiana all’estero (650.000), delle agenzie specializzate per l’emigrazione (100.000), dell’attrattività delle università italiane in campo internazionale (150.000), del funzionamento dell’Istituto Italo-latino-americano (230.000 per il 2016)”.
Nell’insieme, dunque, “si tratta di un’evidente testimonianza della utilità della presenza degli eletti all’estero e della proficuità del loro lavoro, nonché dei vantaggi che possono derivare ai nostri connazionali da un più stretto coordinamento degli eletti alla Camera e al Senato e dei loro Comitati. Di questo risultato ringrazio senza distinzione tutti gli eletti all’estero, in particolare quelli che con il loro impegno emendativo hanno consentito di raggiungerlo. La legittima soddisfazione per questo positivo passaggio non ci indurrà a trascurare le questioni ancora aperte, verso le quali non si attenuano la nostra attenzione e il nostro impegno. Mi riferisco alla destinazione di una quota delle percezioni consolari per i 300 euro richiesti per la domanda di cittadinanza al rafforzamento dei consolati con le maggiori giacenze, all’estensione agli italiani all’estero delle esenzioni per l’IMU e la TASI, al riconoscimento delle cure sanitarie d’urgenza ai cittadini italiani nati all’estero, soprattutto se minori, alla riforma delle norme sulla cittadinanza per consentire il riacquisto alle donne che l’hanno perduta per matrimonio e a coloro che nati in Italia l’hanno perduta quando non era possibile averne due, alla stipula di nuove convenzioni di sicurezza sociale e al rinnovo di quelle già operanti, all’insegnamento multidisciplinare dell’emigrazione nelle scuole e alla riorganizzazione normativa per la stampa italiana all’estero, anche alla luce della riforma che tra poco approderà in Aula”.
Infine, aggiunge Porta, “va fermato lo stillicidio dei tagli ai Patronati, anche se non è da sottovalutare la riduzione ottenuta da 48 a 15 milioni nella previsione di contenimento dei relativi finanziamenti; va semmai rilanciata la loro funzione in Italia e nel mondo per le ragioni e secondo gli indirizzi indicati nel recente convegno organizzato dal Comitato della Camera. L’impegnativa prova che abbiamo superato in modo del tutto positivo, anche grazie al segnale di apertura dato dal Governo Renzi per gli italiani all’estero, – conclude Porta – ci induce a pensare che con lo spirito di unità e con la determinazione già dimostrati si possa proseguire lungo un cammino operoso per gli italiani all’estero”. (aise) 

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