Roma, 11 novembre 2013 – "Ho presentato 62 emendamenti e 11 ordini del giorno alla legge di stabilità, 12 emendamenti e 3 ordini del giorno al bilancio, al fine di apportare correttivi inderogabili ad una legge da cui l'Italia si aspetta molto, senza fare il classico "assalto alla diligenza" a cui certi politici sembrano abituati, ma con la volontà di rimettere al centro l'interesse del Paese e di quelle categorie e settori che ne rappresentano l'anima strategica".
Lo dichiara in una nota Aldo Di Biagio, Senatore di scelta civica. "Ho ritenuto prioritario intervenire in settori strategici che sempre più spesso sono oggetto di annunci demagogici privi di risvolti concreti e fattivi – spiega – come ad esempio il comparto sviluppo economico ed efficienza energetica, di cui molti aspetti sono stati tenuti fuori della legge di stabilità e che ho ritenuto indispensabile trattare". "In questa prospettiva – spiega – ho voluto anche prevedere il miglioramento delle misure a sostegno dell'ambiente contro il dissesto idrogeologico oltre che introdurre misure di valorizzazione del comparto difesa e sicurezza". "Ho ritenuto ulteriormente importante rimettere al centro le misure a sostegno del terzo settore, prevedendo forme di sgravi per le attività delle associazioni operanti nel sociale". "Sfido chiunque a dimostrare che nelle mie proposte ci sia la volontà di sostenere gruppi di pressione, – spiega – non volendo proporre, come fatto da qualcuno, interventi vagamente sponsorizzati come, ad esempio, la privatizzazione delle spiagge. Di contro con interventi mirati e trasparenti voglio rimettere al centro dell'attività parlamentare iniziative sane e rivolte al bene comune attraverso proposte di buon senso, sensibilità e lungimiranza che – in linea teorica – dovrebbero essere virtù della buona politica". Di Biagio conclude: "Sono consapevole di essere un Don Chisciotte contro i mulini a vento, ma continuerò a portare avanti la mia battaglia".
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