Come già anticipato ai nostri iscritti in servizio in Argentina, giovedì 10 maggio ha avuto luogo l’incontro con l’Ambasciatore Guido La Tella, richiesto dalla Responsabile del Coordinamento Argentina della nostra Sigla sindacale, per discutere dei problemi collegati alla retribuzione del personale a contratto nonchè al trattamento a cui è sottoposto il personale delle aree funzionali da parte del Governo argentino.
In merito alla retribuzione percepita dal personale a contratto, come noto massicciamente decurtata dall’inflazione e dagli aumenti degli oneri sociali a carico dei dipendenti, i rappresentanti della nostra Sigla sindacale hanno fatto presente all’Ambasciatore La Tella, che, nonostante la richiesta di adeguamenti salariali presentata nel 2011 al MAE, l’Argentina non è stata compresa nei Paesi che beneficeranno degli aumenti predisposti alla luce delle tabelle inviate al Ministero dalla nostra Rappresentanza diplomatica.
L’Ambasciatore, nonostante i limiti di spesa imposti dall’attuale situazione italiana, si è dichiarato disponibile ad intervenire immediatamente nei confronti dell’Amministrazione centrale in considerazione della grave situazione inflazionaria argentina, cercando di far includere anche il personale in servizio nel Paese nelle misure di adeguamento che l’Amministrazione ha predisposto per il personale in servizio in altre rappresentanze italiane all’estero.
L’Ambasciatore ha pertanto confermato la volontà di trasmettere la richiesta accompagnata dalla tabelle previste nonché da un suo parere favorevole.
Successivamente sono stati trattati i problemi causati dalle restrizioni applicate dal Governo argentino nei confronti del personale delle aree funzionali – privo di passaporto diplomatico -, dedicando particolare attenzione alle disposizioni emanate dal Banco Central argentino che hanno bloccato le operazioni in valuta (bonifici, trasferimenti e libero cambio) e che permettono solo l’accreditamento delle rimesse in pesos.
L’Ambasciatore ha fatto presente che a tale proposito è intervenuto direttamente presso il Banco Central, per chiedere la modifica della normativa in questione, modifica che dovrebbe permettere anche al personale della I e II area di poter gestire liberamente i propri conti correnti come già avviene per il personale titolare di passaporto diplomatico, che di fatto è escluso dal provvedimento. L’Ambasciatore ha spiegato che tale modifica dipende dalle decisioni che dovrebbero essere opportunamente assunte dal Comitato Direttivo del Banco Central, ma che non era stato informato circa la data in cui avrebbe avuto luogo la relativa seduta.
In attesa della nuova circolare del Banco Central, l’Ambasciatore La Tella ha chiesto alla direzione del Banco Patagonia, banca di riferimento della rete consolare, che le competenze del personale vengano accreditate nella valuta originaria e che venga applicato un trattamento di favore alle operazioni di cambio, soprattutto perché il prezzo degli affitti in Argentina è fissato in dollari e le ultime misure del governo argentino bloccano l’accesso alle valute estere da parte dei cittadini argentini, dei residenti e del personale senza passaporto diplomatico.
I rappresentanti della Confsal-Unsa, nel ringraziare l’Ambasciatore per la tempestività del suo intervento, hanno fatto notare che le ultime difficoltà si accumulano al trattamento a cui sono sottoposti i dipendenti di ruolo da un biennio da parte del governo argentino e che determina la mancata copertura dei posti in pubblicità per le singole sedi.
I rappresentanti hanno richiamato l’attenzione sul fatto che parecchi problemi possono trovare una soluzione definitiva grazie al rilascio del passaporto diplomatico alle AAFF interessate, documento che va considerato in questo caso specifico come strumento di lavoro in analogia alla prassi normalmente adottata da tutte le altre rappresentanze diplomatico-consolari presenti sul territorio argentino. Detta prassi prevede infatti il rilascio del passaporto diplomatico e la notifica allargata per tutto il personale delle qualifiche funzionali in servizio.
La richiesta del passaporto diplomatico e della notifica allargata va anche considerata alla luce del progressivo ed inesorabile deterioramento del tessuto sociale locale, dell’aumento della criminalità organizzata e della necessità di dare al personale tutte le tutele necessarie per prestare servizio in sedi “delicate” come quelle argentine. Peraltro queste misure sono a costo zero, non incidendo minimamente sul bilancio dello Stato.
I responsabili sindacali hanno confermato che la Confsal-Unsa supporterà presso il MAE l’istanza di rilascio del passaporto diplomatico e la notifica allargata per i dipendenti interessati, per garantire ogni possibile tutela al personale in servizio in Argentina. Al contempo anche l’Ambasciatore La Tella è stato pregato di attivarsi presso la Sede centrale, per farsi portavoce di esigenze causate da una situazione locale, che presenta molte analogie con quella presente in Venezuela.
L’Ambasciatore La Tella, nel confermare la volontà di segnalare al Ministero le difficoltà esistenti nel paese, si adopererà , affinchè per il personale delle AAFF valga il principio di reciprocità alla luce di quanto concesso ai dipendenti argentini in servizio in Italia.
La riunione si è svolta in un clima costruttivo alla ricerca di soluzioni pragmatiche e nella prospettiva di interventi futuri atti a rimuovere il grave disagio esistente per le AAFF nonchè a sanare situazioni economiche stagnanti da anni per il personale a contratto. Si è convenuto di tenere riunioni informative periodiche, per poter intervenire tempestivamente e per trovare adeguate soluzioni ai problemi della Rete.
Roma, 24 maggio 2012
CONFSAL UNSA Coordinamento Esteri