In data 7 marzo u.s. ha avuto luogo un incontro tra Amministrazione e OO.SS. sul tema della
formazione.
In quest’occasione, l’Amministrazione ha presentato un progetto di ampliamento delle competenze
professionali, al fine di rendere più specifica la preparazione del personale ed al fine di ampliare le
competenze dei dipendenti che prestano servizio all’estero. Tale esigenza nasce dalla necessità di
rendere più efficiente il personale che opera nelle nostre sedi all’estero, ma anche, a seguito della
diminuzione delle AA.FF. avvenuta col blocco del turn over, dalla grave carenza di alcuni profili che
rendono particolarmente difficoltosa la copertura di taluni posti funzione all’estero. Oltre a ciò,
l’Amministrazione intende preservare il personale della Farnesina – sulla base della specificità
professionale di cui lo stesso è in possesso – dal pericolo di essere sostituito, in futuro, da figure
professionali esterne al MAECI.
Per quanto concerne le AA.FF., l’Amministrazione ha rappresentato di aver messo a punto con
l’UNAP della DGRI due corsi lunghi di formazione, in materia consolare, visti e contabilità, così
articolati:
Corso per i dipendenti della III Area Funzionale (corso unico, trasversale, per tutti i profili):
– 150 ore di videolezioni con verifica finale;
Corso per i dipendenti della II Area Funzionale (corso unico, trasversale, per tutti i profili):
– 120 ore di videolezioni con verifica finale (più pratico rispetto al precedente).
Tali corsi vanno ad aggiungersi al corso preposting pratico, ma più concentrato (20-30 ore in 3-4 gg)
che manterrà la sua calibratura sulla sede di destinazione del dipendente.
Per i due corsi di cui sopra, l’Amministrazione prevedrà due sessioni semestrali l’anno, con esami a
luglio e dicembre (la prima sessione dovrebbe essere avviata a maggio 2016, con esame a dicembre
2016).
Al corso, che prevede in ogni caso lo svolgimento dell’esame finale a Roma, potranno
partecipare, nelle prime sessioni, tutte le AA.FF. di II e III Area, in servizio a Roma e all’estero.
L’Amministrazione ha altresì assicurato l’apertura del corso, nel prossimo futuro, anche al
personale a contratto (per quanto attiene al corso di II Area).
L’Amministrazione ha altresì evidenziato che il superamento del corso in parola sarà
considerato titolo preferenziale in ambito di assegnazioni sui posti funzione all’estero.
Per partecipare a questa iniziativa formativa, occorre procedere all’iscrizione nei periodi che verranno
resi noti dall’Amministrazione. Sarà necessaria l’autorizzazione del Capo Ufficio. Una volta
formalizzata l’iscrizione, l’interessato potrà scaricare le videolezioni ed il materiale didattico che gli
verrà messo a disposizione dall’UNAP e procedere autonomamente, dal luogo di lavoro e durante
l’orario di servizio, ad effettuare il proprio corso. Contestualmente e quindi con largo anticipo, gli
verrà comunicata la data della verifica finale a Roma.
L’UNAP ha altresì reso noto che da quest’anno, al fine di ovviare alle ben note difficoltà di natura
contabile derivanti dall’”accavallamento” di taluni corsi su più anni solari, i corsi di lingua per i
dipendenti in servizio a Roma non saranno più annuali, ovvero da novembre a maggio, bensì suddivisi
in due quadrimestri, vale a dire 1° quadrimestre (settembre-dicembre) e 2° quadrimestre (marzo-
giugno). Per le iscrizioni al 2° quadrimestre verrà data precedenza a chi ha ultimato il 1° quadrimestre.
Tale differente articolazione consentirà di aumentare il numero di corsi (dagli attuali 17 a 21, sempre
per 8 lingue) nonché di subentrare nel caso in cui vi siano partenze durante l’anno.
La CONFSAL UNSA Esteri ha chiesto di voler procedere immediatamente, SENZA SE E SENZA
MA, all’estensione dei corsi a TUTTO il personale del MAECI, per non azzerare il plusvalore di
iniziative formative lodevoli e condivise, il cui fine non può essere la creazione di due velocità
d’intervento e due differenti modus operandi all’interno della cerchia di dipendenti che
lavorano presso gli Uffici all’estero. E’, al contrario, di fondamentale importanza che tutti i
lavoratori possano prestare la loro attività sulla base di conoscenze omogenee ed improntate
alla condivisione di procedure e di obiettivi.
Il nostro Sindacato ritiene anacronistico e deleterio perseverare nella rovinosa politica dei due
pesi e delle due misure in materia di formazione. Il personale a contratto viene infatti
sistematicamente escluso da qualsiasi progetto formativo, con motivazioni che riconducono a
perenni difficoltà organizzative (nonostante i corsi online) e/o finanziarie.
A riprova delle suddette considerazioni, sia d’esempio l’avvio del sistema gestionale S.I.G. IIC
e l’aggiornamento del D.I. 392/1995 negli Istituti Italiani di Cultura, due novità alle quali non ha
fatto seguito nemmeno uno straccio di proposta formativa.
Il tutto è stato, come sempre, delegato alla buona volontà ed alle capacità “interpretative” del
singolo impiegato, eludendo così i chiari obblighi formativi che ogni datore di lavoro
dovrebbe autonomamente avocare a sè nel rapporto coi propri dipendenti.
Roma, 14.3.2016
CONFSAL UNSA COORDINAMENTO ESTERI