CRISI DI GOVERNO: In Parlamento solo il MAIE parla degli italiani all’estero

L’on. Ricardo Merlo chiede interventi urgenti su abolizione IMU, pensioni, Consolati, scuole, Made in Italy e cita Bergoglio: “Umiltà indispensabile per chi fa politica”

Roma, 2 ottobre 2013:- Oggi e’ stato il giorno in cui il premier Letta si è presentato alle Camere per chiedere la fiducia al suo Governo. Alla Camera dei Deputati il MAIE, rappresentato dal suo presidente on. Ricardo Merlo, ha fatto sentire la voce degli italiani all’estero chiedendo, prima di manifestare la dichiarazione di voto più attenzione verso i connazionali che vivono all’estero, una politica seria a sostegno di tutto il Sistema Italia.

Nel suo intervento, l’on. Merlo ha innanzitutto parlato della necessità di portare a compimento le riforme necessarie al rilancio del Paese : riforme politico-istituzionali, per dare stabilità ai mercati nazionali ed internazionali; una riforma economica, per avviare al più presto un percorso di crescita e sviluppo nazionale e, anche,  una serena riforma  della giustizia che  chiuda lo scontro permanente tra politica e magistratura, che assicuri definitivamente equilibrio tra  autonomia dei giudici e governabilità.

Ma dopo questa introduzione , il Presidente del MAIE ha voluto sottolineare “ la necessità di avviare una seria politica per gli italiani all’estero, finora totalmente assente. “

“Gli italiani all’estero – ha detto il Presidente del MAIE – rappresentano, oggi per l’Italia una vera opportunità. Basti pensare al Made in Italy, al turismo di ritorno e a  tutto un Sistema Italia all’ estero  che oggi  è in letargo per la mancanza di politiche attive. “

Quindi ha con forza segnalato quelli che ritiene interventi urgenti di cui tener conto, in linea con una visione di equità sociale e fiscale, quali: l’abolizione dell’IMU che  gli italiani che vivono oltre confine sono costretti a pagare, mentre si pensa di eliminarla in Italia – “un’assurda discriminazione” . La necessità di intervenire socialmente in favore dei cittadini più anziani e più deboli;  di potenziare i Consolati, le camere di commercio, le scuole italiane all’estero. “Azioni che  rimetterebbero in moto il Sistema Italia all’estero  aiutando anche il nostro Paese ad uscire dall’ attuale crisi.” ha aggiunto il Presidente del MAIE.

E ancora una volta, così come accadde nella prima fiducia data al Governo Letta, l’on. Ricardo Merlo, ha voluto ricordare le parole di Papa Bergoglio,  che ha fatto spesso riferimento all’importanza dell’impegno politico dei cristiani. “L’ Umiltà e amore per il popolo sono caratteristiche indispensabili per chi governa” Ecco,  umiltà una parola troppo spesso assente in questa aula.” Ha sottolineato l’on. Ricardo Merlo.”

In conclusione del suo discorso, l’on. Ricardo Merlo ha dichiarato: “Noi del MAIE, date le condizioni politiche, crediamo che questa non sia solo una fiducia ad un Governo: oggi noi siamo pronti a votare a favore la fiducia al nostro Paese, la fiducia alla nostra cara Repubblica Italiana. “

Di seguito il testo integrale dell’intervento:

Signora presidente,
Signor Presidente del Consiglio,
Onorevoli colleghi,

Noi del MAIE Movimento Associativo italiani all’estero, consideriamo che l’Italia abbia urgentemente bisogno di un insieme di riforme e di un governo di Unità Nazionale capace di far uscire definitivamente il nostro paese
dall’ instabilità politica, dalla recessione economica e
dalla decadenza sociale.

Riforme necessarie come quella:
-politico-istituzionale,  per dare al paese la governabilità necessaria richiesta dai cittadini e dai mercati nazionali ed internazionali,
-la riforma economica, per avviare definitivamente un percorso di crescita e sviluppo, e anche
-una seria riforma  della giustizia che seppellisca questo scontro permanente tra una parte della classe politica italiana e una piccola parte della magistratura, 
e che assicuri definitivamente al nostro paese l’equilibrio tra  autonomia dei giudici e un sistema politico governabile.

Ma vorrei sottolineare anche come fondamentale la necessità di avviare una seria politica per gli italiani all’estero, finora totalmente mancante.

Gli italiani all’estero, sono una vera risorsa umana, culturale, ma anche  economica.
Essi rappresentano, oggi per l’Italia, una vera opportunità.
Basti pensare al Made in Italy , al turismo di ritorno e a  tutto il Sistema Italia all’estero, che oggi  è in letargo per la mancanza di politiche attive.

Inoltre, Signor presidente, colgo questa occasione per sottolineare alcuni interventi urgenti di cui un governo con sensibilità sociale  dovrebbe tener conto:

– eliminare l’assurda discriminazione di fare pagare l’IMU sulla prima casa agli italiani che vivono oltre confine, mentre è stato eliminato per i residenti  in Italia. Una vera discriminazione che non fa onore al nostro paese e al suo governo.

–  intervenire in alcuni paesi, come l’Argentina o il Venezuela, dove quasi 40.000 nostri anziani
– pensionati che non arrivano a 300 euro al mese –
vedono i governi locali appropriarsi del 50 % delle loro pensioni … e noi non facciamo nulla.

– potenziare i nostri Consolati, le nostre camere di commercio, le nostre scuole italiane all’estero: azioni queste che rimetterebbero in moto il Sistema Italia all’estero  aiutando anche il nostro Paese ad uscire dall’ attuale crisi.

Abbiamo assistito, soprattutto negli ultimi tempi,
ad uno scontro politico istituzionale senza precedenti.
E’ ora di dare un segnale di pacificazione e maturità politica: non c’è più molto tempo.

Dobbiamo smetterla con i rapporti tra le forze politiche basati sulla contrapposizione amico – nemico o buoni – cattivi.

Da queste forze politiche, ho sentito dentro, e fuori,  di quest’Aula gravissime parole di delegittimazione e
di non riconoscimento dell’avversario, lanciate nei confronti di colleghi dei partiti con più storia in questo parlamento.

Ricordo ai colleghi del Movimento 5 stelle che all’estero si vota con le preferenze.
E io, personalmente sono stato eletto nel 2008 con 52.000 e, nel 2013, con  72.000 voti di preferenza.

Nonostante ciò, non ho mai messo in dubbio
né contestato  l’autorevolezza o la legittimità di tutti i colleghi eletti con il porcellum  in questo parlamento,  neanche la vostra.

E mi fa piacere citare a questo  proposito
un rivoluzionario vero, Padre Jorge Bergoglio, che dice:

”Umiltà e amore per il popolo” sono caratteristiche indispensabili per chi governa”…e sottolineo  umiltà una parola troppo spesso è assente in questa aula.

Dobbiamo, sì, cambiare il modo di eleggere i nostri parlamentari in Italia, ma nel frattempo, visto che queste sono state le regole del gioco con cui siete stati eletti, che NOI TUTTI abbiamo accettato nel momento in cui abbiamo deciso partecipare alle elezioni,
adesso TUTTI INSIEME dobbiamo lavorare per cambiare la legge elettorale, riconoscendoci reciprocamente legittimità e rispetto per evitare di confondere ulteriormente l’opinione pubblica e di  gettare benzina sul fuoco senza nessuna necessità.

Cari colleghi, se ci impegneremo su questa strada, questo atteggiamento sarà molto utile per superare la penosa situazione di stallo istituzionale in cui siamo finiti.

Oggi, ci siamo riuniti per il voto di fiducia al Governo Letta. Noi del MAIE, date le condizioni politiche, crediamo che questa non sia solo una fiducia ad un Governo:
oggi noi siamo pronti a votare per  la fiducia al nostro Paese, la fiducia alla nostra cara Repubblica Italiana. 

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