ROMA\ aise\ – Nella seduta di ieri pomeriggio della Commissione Affari Esteri, il sottosegretario Mantica ha risposto alle interrogazioni del senatore Micheloni (Pd) sulle chiusure dei Consolati ad Amburgo, Lille, Losanna, Liegi e Manchester.
Mantica ha richiamato ancora una volta le ristrettezze economiche che pesano sulla Farnesina e ricordato l’obiettivo della riorganizzazione consolare che non è solo quello di risparmiare, ma anche di rendere più efficiente la rete grazie alle nuove tecnologie.
“Il piano di riduzione delle spese del Mae sarà presentato entro la fine del mese di novembre al Ministero dell’economia e, preliminarmente, al Parlamento”, ha annunciato il sottosegretario che ha quindi confermato che “il piano di razionalizzazione della rete degli uffici all’estero del Ministero non inciderà sui continenti dell’America Latina e dell’Asia, per concentrarsi sull’Europa, ma anche sugli Stati Uniti e sull’Australia. Si tratterà di apportare significative riduzioni di spesa con un’analisi dei costi del personale e delle sedi”.
Passando alla situazione specifica delle sedi consolari chiuse in Europa, Mantica ha spiegato che “il trasferimento delle funzioni consolari di Losanna a Ginevra dovrebbe verificarsi a partire dal mese di novembre”. Ginevra, ha ribadito, è stata scelta “anche per l’esigenza politica di mantenere una rappresentanza diplomatica laddove sono situate anche le analoghe rappresentanze degli altri Paesi stranieri, oltre che al criterio dell’entità della comunità italiana e della limitata distanza tra le due città”.
Lille. “Il trasferimento delle funzioni a Parigi ha generato dei costi di procedura ma, a regime, produrrà un risparmio di spesa legato all’eliminazione del consolato. Sarà peraltro mantenuta la presenza per un giorno alla settimana di un funzionario in loco e verrà designato un console onorario”.
Liegi. “Ci sarà una fusione tra i consolati di Liegi e Charleroi, mentre chiuderà l’agenzia consolare di Mons. La distanza geografica tra Liegi e Charleori è limitata e poi c’è da considerare la possibilità di utilizzo del portale telematico”.
Manchester. “La nuova sede di Londra assorbirà anche le funzioni del consolato di Manchester, mentre rimarrà operativo il consolato di Edimburgo. A Manchester rimarrà attivo uno sportello consolare fino all’entrata in funzione della prestazione telematica dei servizi. Il mezzo telematico sarà peraltro indispensabile nel futuro riordino della struttura diplomatico-consolare degli Stati Uniti e dell’Australia”.
Quanto alla Germania e negli altri Stati federali, caratterizzati da un forte decentramento politico e amministrativo, “l’analisi della presenza dei consolati – ha detto Mantica – deve essere condotta con attenzione, poiché viene percepita come un luogo di vera e propria rappresentanza dell’Italia in ciascuna delle Regioni”. In tutte le sedi citate, eccetto Manchester dove comunque sarà “temporaneo”, “non si prevede l’apertura di agenzie o di sportelli”.
Nella sua replica, Micheloni si è dichiarato insoddisfatto della risposta del Sottosegretario: “prendo atto delle esigenze di risparmio di spesa, ma voglio comunque far presente che l’eliminazione della figura del Console potrebbe utilmente accompagnarsi alla costruzione di agenzie e sportelli che, con minori costi, potrebbero assicurare la prosecuzione del servizio. La ristrutturazione della rete consolare deve avvenire considerando anzitutto i bisogni del Paese e delle comunità italiane all’estero”, ha aggiunto, ribadendo in conclusione che “la prestazione informatica dei servizi non è una soluzione idonea per emigranti di prima generazione”. (aise)