MANCHESTER\ aise\ – Il Comites di Manchester, rappresentato da Alberto Bertali, ed una delegazione di rappresentanti della comunità residente nel nord dell’Inghilterra – nelle persone di Vincenzo Nicosia, presidente dell’Associazione Sicilia in Europa, Luciano Cappiello, imprenditore e direttore del Centro Diffusione Lingua e Cultura Italiana, Annamaria Sheikh ed Adalgisa Serio, docenti di italiano, e la coordinatrice del Centro Diffusione Lingua e Cultura Italiana, Anna Lucci – hanno incontrato lo scorso 6 febbraio il console generale di Londra, Massimiliano Mazzanti, per chiedergli di intervenire presso il Ministero degli Esteri affinchè riveda e rivaluti la decisione della chiusura dello sportello consolare di Manchester, già calendarizzata al 31 luglio prossimo.
I rappresentanti della comunità , nell’esporre “le gravi (ma già note) difficoltà cui la comunità del nord dovrà far fronte” a seguito della chiusura dello sportello, hanno discusso con il console generale la relazione statistica commissionata dal Comites e redatta alcuni giovani laureati italiani.
Tale documento, oltre a riportare i dati relativi alla comunità italiana residente nel nord d’Inghilterra, sulla scorta di ulteriori dati forniti dal Governo britannico e più precisamente dallo Statical Bulletin del Department for Work and Pension, rileva che la presenza degli italiani a Manchester ha subìto, dal 2008 ad oggi, un incremento pari al 110% e che, se il flusso di nuovi italiani che giungono a Manchester continuerà a tali ritmi, tra il 2014 ed il 2015 ai 50.000 connazionali residenti nel nord Inghilterra se ne uniranno altri 24.000 per un totale di oltre 70.000 connazionali. “Appare pertanto improbabile ed impensabile che qualsiasi altro servizio, con il quale il MAE intende rimpiazzare l’attuale sportello consolare, potrà mai soddisfare le esigenze ed adempiere alle necessità di un numero così vasto di utenti”, dichiarano Comites e rappresentanti della comunità italiana.
Il console generale, riferisce una loro nota congiunta, “condividendo il malcontento esposto dai rappresentanti di Manchester, ha espresso la propria personale solidarietà alla comunità , facendo presente che i disagi che questa dovrà affrontare saranno parallelli a quelli dello stesso Consolato Generale di Londra (sul quale converge ora anche la comunità italiana di Bedford), che dovrà rispondere alle esigenze di un numero di connazionali sempre più ampio, senza per questo poter avvalersi di ulteriore personale”.
Il console Mazzanti ha comunque assicurato alla delegazione di Manchester che avrebbe relazionato sull’incontro al Ministero degli Esteri, “pur sapendo a priori”, prosegue la nota, “della scarsa incidenza che il suo intervento potrà avere su quelle che sono decisioni politiche già prese”. Inoltre, “laddove vi fossero ancora delle possibilità di salvare lo sportello consolare di Manchester, gli interventi più incidenti e validi potrebbero solo essere quelli dei parlamentari eletti all’estero”.
La delegazione di Manchester ha infine ringraziato il console generale Mazzanti per aver accolto la loro richiesta di incontrarli. (aise)