CHIUSURE CONSOLATI: DI BIAGIO (FLI) INTERROGA TERZI

Aldo Di_Biagio
ROMA\ aise\
– “Rivedere gli aspetti di questo ultimo step di razionalizzazione della rete consolare oltre confine, anche alla luce di eventuali nuove dinamiche organizzative che potrebbero derivare dall’insediamento del nuovo Governo” o, in alternativa, “procedere con l’istituzione di Agenzie consolari nelle città di Tolosa, Brisbane e Adelaide, anche al fine di garantire un adeguato quanto doveroso supporto amministrativo ai tanti connazionali residenti”. È quanto sostiene l’onorevole Aldo Di Biagio, deputato Fli eletto in Europa, in una interrogazione al Ministro Terzi.

 

“In data 23 novembre 2011 – si legge nella premessa – il Ministero degli affari esteri ha provveduto notificare alle Organizzazioni sindacali del Ministro degli affari esteri, alle organizzazione italiane nel mondo nonché al Consiglio generale degli italiani all’estero il nuovo piano di razionalizzazione della rete consolare che andrà in vigore nel 2012; il suindicato piano prevede la chiusura di 17 sedi in totale e una in declassamento: 13 nel territorio dell’Unione europea e 4 nei Paesi extra europei; le citate dinamiche di razionalizzazione rientrano in un programma definito dal precedente Governo e che ha visto la sua realizzazione in diversi step esecutivi a partire dal 2008”.

“La razionalizzazione, con le sue discutibili conseguenze sul piano dell’efficienza e dell’organizzazione del nostra rete diplomatico-consolare oltre confine, – ricorda Di Biagio – è stata oggetto di discussione, approfondimenti e confronti in sede parlamentare fin dalle prime battute dell’attuale legislatura; è stata pertanto oggetto di note ministeriali, atti di indirizzo e di controllo in entrambe le Camere del Parlamento: in talune circostanze il Governo si è impegnato a rivedere alcuni aspetti della citata dinamica riorganizzativa oltre confine; il programma di razionalizzazione della rete estera del Ministro degli affari esteri, sebbene formulato al fine di ridurre le spese in capo all’Amministrazione, – a detta dell’interrogante – non sembra aver seguito alcuna logica riorganizzativa, comportando nel corso degli anni difficili conseguenze sul versante del supporto ai nostri connazionali e alle nostre imprese oltre confine; a detta dell’interrogante le chiusure fin’ora autorizzate dal Ministro degli affari esteri, non sembrerebbero aver condotto ad una significativa riduzione della spesa, considerando i costi esorbitanti che l’amministrazione è stata chiamata a sostenere per smantellare le sue strutture, riorganizzare il personale e in talune circostanze sostenere i contenziosi che ne sono derivati”.

Per i deputato, inoltre, “appaiono del tutto non trascurabili anche i riflessi politico-diplomatici che tali “razionalizzazioni” hanno determinato: segnatamente in quei Paesi dove le autorità locali hanno tenacemente insistito affinché non si procedesse con la chiusura delle sedi individuate come riferimento imprescindibile delle buone relazioni bilaterali; alla luce delle nuove determinazioni, risulta particolarmente complessa la decisione di chiudere l’ufficio consolare di Tolosa, in Francia, e quelli di Adelaide e Brisbane in Australia considerando che le sedi riceventi di tali strutture risultano particolarmente lontane da quelle in chiusura e materialmente non in grado di sostenere la mole di lavoro che ne deriverebbe, anche in considerazione dell’alta densità di cittadini italiani ivi residenti; in virtù degli aspetti suindicati sarebbe ragionevole procedere con l’istituzione di agenzie consolari, in grado di far fronte all’elevata domanda di servizi ed assistenza in loco”.

Di Biagio chiede quindi di sapere “se si intenda rivedere gli aspetti di questo ultimo step di razionalizzazione della rete consolare oltre confine, anche alla luce di eventuali nuove dinamiche organizzative che potrebbero derivare dall’insediamento del nuovo Governo” e “se non si ritenga auspicabile procedere con l’istituzione di Agenzie consolari nelle città di Tolosa, Brisbane e Adelaide, anche al fine di garantire un adeguato quanto doveroso supporto amministrativo ai tanti connazionali residenti”. (aise)

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