CHIUSURA CONSOLATI/ FARINA (PD) IN AULA: BLOCCO IMMEDIATO DEI PROVVEDIMENTI PER UN ANNO

ROMA\ aise\ – “Venerdì 24 gennaio ero a San Gallo, invitato, unitamente al senatore Claudio Micheloni, alla manifestazione di protesta organizzata dai locali rappresentanti della collettività nazionale – Comites ed associazioni italiane –  per l'annunciata chiusura del consolato italiano.

Una straordinaria presenza di connazionali lì convenuti per esprimere una civile protesta per un atto ritenuto, giustamente, io dico, altamente penalizzante per i nostri cittadini e per gli interessi dell'Italia nella Confederazione". Deputato del Pd eletto in Europa, Gianni Farina è intervenuto oggi nell’Aula di Montecitorio in concomitanza con la manifestazione di protesta contro la chiusura del Consolato italiano di San Gallo.

"Oggi, – ha, infatti, spiegato il deputato ai colleghi – centinaia di cittadine e cittadini italiani, hanno riaffermato il fermo dissenso dell'atto amministrativo di chiusura, occupando simbolicamente il Consolato e riaffermando il loro diritto a godere di un moderno servizio di prossimità che il nostro Paese ha il dovere di riservare ai suoi cittadini in Svizzera, in Europa e nel mondo. É in atto, da tempo, uno sconsiderato smantellamento, che ha i caratteri della punizione, per la nostra comunità.  Uno smantellamento, senza che i rappresentanti, democraticamente eletti del nostro popolo all'estero e nel parlamento repubblicano, abbiano avuto la possibilità, concreta di intervenire, esprimere un’opinione ascoltata e su cui riflettere, una idea frutto della loro esperienza storica e umana. Uno smantellamento, ripeto, che priva la comunità nazionale di un loro inalienabile diritto. Ovunque, essi protestano, non solo a San Gallo, a Manchester, Charleroi, Saarbrucken, Chambéry, per citarne solo alcuni, vengono spesso accusati di pressioni inaudite sui nostri diplomatici, come è accaduto, recentemente a Bedford, nei confronti del comitato di protesta  lì costituito".

"Abbiamo sempre affermato di non essere contrari alla riorganizzazione della nostra struttura diplomatico-consolare all'estero", ha sottolineato Farina. "Al contrario, meno diplomazia, meno consolati generali, soprattutto in Europa, piena valorizzazione dei nostri giovani in moderni uffici consolari all'altezza di assicurare un vero servizio di prossimità ai nostri cittadini. Ecco qua la proposta che va incontro agli interessi dell'Italia alle esigenze di risparmio della “Spending Review” e assicura, nel contempo, l'attenzione alle aspettative del nostro popolo".

"Penso e credo sia giusto, opportuno, un atto di saggezza: il blocco immediato, per un anno, – ha proposto – dell'insieme dei provvedimenti amministrativi annunciati dal MAE e riguardanti l'insieme delle rappresentanze delle istituzioni italiane all'estero – Consolati, istituti italiani di cultura – Stoccarda docet – l'insieme della nostra presenza istituzionale all'estero".

"Un anno in cui riflettere, analizzare, verificare, concordare – ministero degli affari esteri, amministrazione del MAE, rappresentanti della comunità italiana nel mondo – una strategia per la riorganizzazione della nostra presenza istituzionale nel mondo che – ha concluso – sappia, nel contempo, difendere gli interessi dell'Italia e dare puntuali risposte alle aspettative della comunità nazionale". (aise)

Lascia un commento

Torna in alto