BATTAGLIA:
“CONTRATTI PA: PRONTI ALLA DENUNCIA PER OMISSIONI DI ATTI DI UFFICIO”
«Dopo la sentenza di giugno della Corte Costituzionale che ha giudicato incostituzionale il blocco dei contratti del pubblico impiego, il Governo non ha mosso un dito» afferma Massimo Battaglia, Segretario Generale della Federazione Confsal-UNSA.
«La sentenza è stata pubblicata a luglio. Oggi siamo a fine ottobre e il Governo continua a prendere in giro i dipendenti pubblici, dilatando a dismisura i tempi della riapertura del contratto e inserendo in Legge di Stabilità risorse pari ad un aumento umiliante per i lavoratori pubblici. Noi non ci stiamo» continua Battaglia, che annuncia
«La Confsal-UNSA, che ha promosso il ricorso alla Corte, sta inviando al Premier una richiesta ufficiale per l’immediata apertura delle trattative per i nuovi contratti, con l’avvertenza che in caso di mancata risposta lo denunceremo alla Procura della Repubblica per omissione di atti di ufficio ai sensi dell’art. 328 del codice penale».
«Il Governo non può fare tarantelle, non può perdere altro tempo né può cavarsela – dopo 6 anni di blocco stipendiale- con spiccioli per i lavoratori che non bastano neanche per mezza pizza al mese» continua Battaglia
«Non consentiremo che la sentenza della Corte -che dà ragione alle aspettative dei lavoratori- venga svilita nel suo significato profondo da un Premier che fa dell’arroganza e dalla mancanza di dialogo il suo tratto distintivo. Non accetteremo ulteriori umiliazioni. Del resto» prosegue il Segretario generale «chi non rispetta neanche una sentenza della Corte Costituzionale non può farci nessuna lezione di democrazia e di buon governo»
Battaglia conclude «Siamo pronti a bloccare le Amministrazioni Centrali che erogano servizi vitali per il paese, fino ad arrivare allo sciopero»