Dopo il caso dei due Marò e il caso kazako, la Farnesina è già pronta alla terza pessima figura consecutiva: la Ministra Bonino perde definitivamente il senso dell’orientamento nel suo piano di “Riorientamento” della Rete diplomatico/consolare.
La Ministra degli Esteri Emma Bonino aveva annunciato un “Riorientamento” della Rete diplomatico-consolare, ma neanche i più pessimisti si aspettavano che disseppellisse l’ascia già usata dal Senatore Mantica, per falciare i consolati al servizio delle collettività italiane all’estero. Ora tocca a:
Sion, Neuchatel, Wettingen, Tolosa, Alessandria, Scutari, Spalato, Mons, Timisoara, Newark, Adelaide, Brisbane, Capo d’Istria e Amsterdam.
Alcune strutture consolari chiuderanno già il 1.settembre 2013 !
Le collettività italiane torneranno dalle vacanze estive e troveranno, in sostanza, le porte già chiuse dei loro consolati.
La riunione informativa indetta il 26 luglio dai vertici della Farnesina per informare i sindacati delle infauste intenzioni di chiusura ha, in effetti, tutto il sapore della classica “manovra balneare ”, che assume decisioni impopolari quando la gente è assente.
Le reazioni da parte dei Deputati, Senatori, CGIE e Comites eletti all’estero, difensori istituzionali delle collettività coinvolte? Dalle esternazioni di cui siamo stati testimoni oggi durante l’informativa paiono essere già messe nel conto dei falciatori, perché i vertici MAE se le scrolleranno di dosso come una pioggerellina a primavera.
D’altronde, dopo il caso dei Marò e il caso kazako, pare che la Farnesina si stia quasi abituando a critiche e derisioni – in Italia e nel mondo – e non sarà il solito senatore o deputato eletto all’estero ad impressionarla.
IL COORDINAMENTO ESTERI DELLA CONFSAL/UNSA RIBADISCE CON FERMEZZA QUANTO SIA INUTILE L’ULTERIORE CHIUSURA DI SEDI ESTERE
Ministra Bonino, “Riorientamento” non può significare chiusura!
Quello che occorre è la ristrutturazione dei servizi consolari, il loro adeguamento ai bisogni delle collettività italiane all’estero, peraltro sempre più numerose e con nuove esigenze. È piuttosto legittimo aspettarsi il taglio degli sprechi più volte denunciati che, al contrario, continuano a dilagare nei bilanci della Farnesina.
Ministra Bonino, “Riorientamento” non può significare abolizione dei posti funzione all’estero e penalizzazione degli impiegati a contratto, ai quali il Direttore Generale per il Personale, Min. Elisabetta Belloni, non si e’ nemmeno sentito in grado di dare certezze in relazione al mantenimento del loro posto di lavoro !
Le indicazioni della Commissione “Spending Review” hanno già segnato la via della razionalizzazione, mostrando matematicamente che essa non va cercata nelle categorie meno apicali in servizio alla Farnesina.
Ministra Bonino, “Riorientamento” non può significare il semplice arrangiarsi con interessi di parte, purtroppo anche sindacali, e tendenze, anche di casta, incrostati da sempre nel palazzo della Farnesina!
Abbiamo il diritto di aspettarci da Lei la difesa dei servizi che lo Stato deve, inderogabilmente deve, ai suoi cittadini all’estero, anche a quelli che hanno dovuto lasciare in massa negli ultimi mesi il nostro Paese, per sopravvivere alla crisi economica che si è duramente abbattuta sul mercato del lavoro italiano.
Ministra Bonino “Riorientamento” non può significare la ricerca del facile consenso, anche sul fronte sindacale!
Le sigle sindacali che oggi hanno espresso fiducia nella manovra annunciata, forse hanno già pronto un conto che ben presto Le sarà presentato, IVA inclusa, s’intende!
Roma, 26 luglio 2013
CONFSAL UNSA Coordinamento Esteri