AMERICA OGGI (USA) / IL SENATO AMERICANO VUOLE IL CONSOLATO DI NEWARK

NEW YORK\ aise\ – “Il parlamento statale del New Jersey si prepara a spezzare una lancia con il governo italiano per salvare il consolato italiano di Newark. Il senatore repubblicano dello stato, Joe Kyrillos con il collega democratico Paul Sarlo ha proposto una risoluzione bipartisan che chiede una marcia indietro sulla chiusura del consolato prevista per il prossimo marzo”. A darne notizia è “America oggi”, quotidiano diretto a New York da Andrea Mantineo.
“”Questo parlamento chiede al governo italiano di tenere aperto il suo consolato nella città di Newark per consentirgli di continuare a fornire servizi ai molti immigranti dall’Italia e agli italo-americani che risiedono nello Stato”, si legge nella risoluzione ottenuta dal Wall Street Journal.
Il New Jersey ha la quarta comunità di italo-americani degli Stati Uniti. Per ottenere i servizi consolari a partire da marzo i suoi abitanti dovranno far capo al consolato generale di New York o a quello di Filadelfia.
La chiusura annunciata ha creato allarme tra gli italiani del New Jersey: sempre secondo il Wall Street Journal due rappresentanti dello stato in Congresso, il senatore Bob Menendez e il deputato Bill Pascarell, hanno fatto appello all’ambasciatore a Washington Claudio Bisogniero perchè la decisione venga revocata.
La risoluzione bipartisan dovrebbe aver vita facile, secondo quanto ha detto al quotidiano finanziario un portavoce del Senato statale: una volta approvata sarà inviata agli ambasciatori italiani a Washington e all’Onu, al ministro degli esteri Emma Bonino e al Dipartimento di Stato. Qualche giorno fa, rispondendo a una interrogazione alla camera dei Deputati, la stessa Bonino aveva confermato la decisione: “Il numero di diplomatici è diminuito del 10% dal 2006, il personale della Farnesina è la metà di quello di Francia, Germania e Gran Bretagna”. Bastano questi dati, oltre agli “obblighi previsti dalla spending review” per spiegare la necessità di “razionalizzare l’uso delle risorse umane” che includono la chiusura di Newark.
La Bonino aveva ricordato che “la sede di Newark è ben collegata con il consolato di New York con metro e traghetto: nel garantire il mantenimento di adeguati livelli di assistenza non solo della rete consolare ma anche degli istituti di cultura il ministero deve terne conto anche nuove realtà per migliorare la competitività del Paese””. (aise)

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