BATTAGLIA: “IN 6 ANNI DI BLOCCO DEGLI STIPENDI SPESI 20 MILIARDI IN CONSULENZE E INCARICHI. NO ALLE ELEMOSINE PER I RINNOVI CONTRATTUALI”
«In 6 anni di blocco contrattuale nel pubblico impiego sono stati spesi 20 miliardi di euro per consulenze e incarichi nella PA. Sono dati della Ragioneria generale dello Stato. È inaccettabile che i lavoratori pubblici siano stati lasciati senza contratto mentre i partiti e i politici hanno utilizzato male i soldi pubblici, per pagare prestazioni che spesso gli stessi dipendenti pubblici sono in grado di fare senza costi aggiuntivi» afferma Massimo Battaglia, Segretario Generale della Federazione Confsal-UNSA.
«Stiamo parlando di una montagna di miliardi spesi molte volte in modo discutibile, per pagare amici, conoscenti, docenze, consulenze di ogni tipo, finanche per rispondere al telefono di sottosegretari e ministri» Battaglia preannuncia «L’UNSA fornirà nei prossimi giorni un elenco dettagliato di questi sprechi»
«Al Governo chiediamo che i dipendenti pubblici tornino ad essere una priorità e un investimento per il futuro del paese e non una spesa, e che –pertanto- nella Legge di Stabilità ci siano adeguate risorse per i rinnovi contrattuali per il pubblico impiego. Che sia chiaro, non accetteremo elemosine dal Governo, né che siano usati i soldi del salario accessorio per il rinnovo dei contratti» rende noto Battaglia «I 6 anni di stop hanno provocato danni di migliaia di euro in busta paga e sulla previdenza, aggravati da tasse di ogni tipo: pertanto chiediamo meno consulenze ad amici e più salario ai lavoratori»
«Il sindacato è pronto per la nuova sfida di una grande stagione contrattuale, ritenuta improcrastinabile dalla Corte Costituzionale. Da questa stagione ci aspettiamo una vera e grande riforma della PA. Speriamo di trovare» auspica Battaglia «un governo disponibile e capace ad un serio confronto»